Abilitychef 2021

Ecco cosa è successo!

La Mystery Box e i premi! (ph. Francesco Premoli)

Domenica 14 novembre si è tenuta la 4^ edizione di AbilityChef, la gara di cucina tra persone con disabilità ideata da Associazione Argilla e organizzata con il sostegno di MasterChef Italia ed Endemol Shine Italia, e il contributo di Fondazione Cariplo. La serata si è svolta presso il ristorante stellato Due Colombe, nel Borgo Antico San Vitale, presso Corte Franca (BS). Dopo l’ingresso dei 90 spettatori, alle 18:30 i concorrenti si sono disposti nella navata della chiesa sconsacrata del Borgo, adiacente al ristorante, e hanno preso il via le danze: 8 coppie in gara, 4 Mystery Box e l’introduzione dello Chef Stefano Cerveni che ha spiegato la filosofia dietro alle richieste: nessuna cottura né lavorazione, solo pochi ingredienti da assemblare per creare un piatto in cui trovare “equilibrio sia nei sapori, sia nell’estetica”. Lo Chef stellato ha poi incoraggiato i partecipanti a mettere nel loro piatto testa e cuore, perché “l’unico errore è non impegnarsi, tutto il resto è da considerarsi un’incidente di percorso che spingerà a migliorarsi”.

Le 8 coppie si sono così messe all’opera. A presentare e animare la serata Christian Pozzi (presidente di Associazione Argilla), Alessandro Lanzoni e la frizzante Linda Feraboli, che hanno dispensato domande, osservazioni e battute per smorzare la tensione tra i tavoli. Dopo una quarantina di minuti tutti i piatti erano pronti e, incredibilmente, anche quelli delle coppie con la stessa Mystery Box erano molto diversi nell’estetica e nei sapori, a dimostrazione che le vie della creatività in cucina sono infinite! A questo punto è toccato ai giudici (gli Chef Cerveni e Bulgaro, la prof.ssa Garavaglia e la vincitrice di “AbilityChef da casa 2020”, Benedetta Pallotta) entrare in campo e valutare ogni aspetto della preparazione: tecnica, gusto, estetica, feeling di coppia, ecc.

Dopo l’assaggio i giurati sono stati lasciati soli a prendere le loro decisioni, mentre concorrenti e spettatori sono stati invitati a raggiungere la distilleria, messa a disposizione da Stock SRL, per stuzzicare l’appetito con un bicchiere di Franciacorta e un light aperitivo che ha preceduto il ricco buffet di salumi, risotti, crostini, tartare e il piatto firmato Cerveni “La patata viola, il gambero rosso e il Franciacorta” servito dal Due Colombe. Ad accompagnare il momento conviviale la voce e la chitarra di Elisabetta e Francesco Romano. Altre due sorprese hanno ulteriormente arricchito la serata di emozioni e bellezza: la proiezione di un messaggio di Francesco Aquila, vincitore del 10° MasterChef Italia, appositamente registrato e inviato per salutare i concorrenti di AbilityChef a cui è seguito un momento musicale reso possibile da Tamagni Pianoforti che ha fornito il pianoforte a coda su cui la consigliera di Argilla Ilaria Giani ha suonato una Sonata di Mozart. Queste ultime note hanno traghettato la serata verso l’atteso apice: le premiazioni. La menzione per la “Miglior Tecnica” è andata ad Annalisa Pagliari e Chiara Pedroni; “Miglior Gusto” al giovanissimo Davide Piazzi accompagnato dalla madre Loredana Merlo, “Miglior Estetica” a Piergiuliano Danelli aiutato da Carlo Viganò, “Miglior Piatto” a Stefania Prandini affiancata dall’educatrice Stefania Gilberti, “Miglior Feeling di coppia” a Deborah Balzarini e Anna Agosti. Il “Premio Creatività” è andato invece a Daniele Crescini e Daniela Mor, il “Premio Argillati!” a Michael Calì e Monia Zanetti. Infine è stata proclamata la coppia vincitrice del riconoscimento più ambito, il “Premio AbilityChef 2021” che è stato conferito a Valentino Chima Osuji e Serena Gagliardi!

La serata si è conclusa alle 22:30 con gli interventi finali, tra cui quello di Francesca Mottola (Endemol Shine Italy e Banijay), e con il lancio del prossimo AbilityChef che si terrà presso la Rocca Sforzesca di Soncino il 19 giugno 2022!


Qui potrete vedere il video riassunto della serata:
https://www.youtube.com/watch?v=c95PcRm0eNI

Neve, cane, piede – Da leggere, perché…

Adelmo è un anziano burbero e smemorato che vive in solitudine tra le Alpi. Unico compagno di vita un cane, e proprio attraverso gli occhi dell’animale assistiamo al graduale decadimento cognitivo dello scontroso padrone. Un breve romanzo tra il reale e il surreale che volge uno sguardo a tratti crudo e grottesco sulla realtà della demenza e della solitudine.
Da leggere perché… la scelta di raccontarci l’avvento della demenza dal punto di vista di un cane rende questo racconto originale e a tratti comico. Ma il comico qui non sfocia mai nel ridicolo, perché dalla narrazione assurda ma schietta scaturisce una grande umanità (anche dal cane, sì!) e alla fine non si potrà fare a meno di entrare in empatia sia con il canino e pacato osservatore, sia con l’umano e selvatico anziano, finendo per voler bene ad entrambi!
Questo breve romanzo ha vinto il Premio Procida 2016

Recensione di Ilaria Giani

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