Infinito presente – Da leggere, perché…

INFINITO PRESENTE – Una storia vera di amore, Alzheimer e felicità

Flavio Pagano

2017, Sperling & Kupfer

A cura di Ida T.

Ve lo ricordate lo sketch dei chirurghi di Aldo Giovanni e Giacomo? “Il mio nome è Alzheimer! Helmut Alzheimer!!! Questa celebre battuta provoca ilarità anche alla milionesima volta.
Forse è stato così anche per i Pagano fino a quando a quel nome non hanno dovuto associare una nuova presenza in famiglia.
Sì perché la malattia sdoppia Sara G. in colei che ”ricorda” e colei che ”ricordaquandodimentica

Non si tratta di fatti clinici bensì della raccolta di eventi, emozioni, stati d’animo, paure e perché no pericoli che una mamma, due figli, una moglie, un Telenipote, uno Skypenipote, un criceto e un cane (dapprima immaginario, dopo in giocondità e ossa), condividono.

Napoli, città per eccellenza dove la Mamma e la Madonna sono un’unica entità e a maggior ragione se anziana e ammalata ‘nun z chiur’ (non si porta in ospizio o simili), realtà invariata a tutt’oggi per svariati motivi e convinzioni.

Flavio, l’autore e i componenti della famiglia si trasformano istintivamente in caregiver per far fronte alle esigenze dell’anziana donna che subisce il tormento del sentirsi sola e abbandonata ed è pervasa continuamente dal terrore che quegli estranei le provocano standole sempre addosso. Terrore a cui spesso reagisce aggredendo le mani che invece vorrebbero curarla. Vi invito a cogliere l’occasione di questa lettura perché Sara G seppur in tutta la sua disperazione ci fa dono di pensieri, considerazioni, bigliettini e gesti utili ad ognuno di noi nell’approcciarsi alla complessa arte del ‘saper vivere’. Una traduzione che Pagano conferisce al concetto di ‘tubi ed ance’ che non intendo spoilerare!!!

Non mancano nemmeno episodi esilaranti da cui anche Eduardo avrebbe tratto ispirazione per soggetti e sceneggiature.

Il racconto di Flavio è anche una toccante esternazione del dolore che accomuna coloro che si ritrovano da figli a prendersi cura dei genitori, capovolgendo ad un certo punto i ruoli.

Un’altra punizione è inflitta ai parenti dei malati di Alzheimer e cioè quella di continuare a vivere con il corpo del proprio caro mentre gli viene sottratta la potenza della MEMORIA  che è fulcro per ogni interazione, scambio, espressione.
La Memoria è la via della reciprocità per chi si ama. E Sara G, con la sua dualità ci spiega di pagina in pagina il significato del suo lascito “Vivere e amare… la stessa parola”.

Chi ten a mamm nun chiagne’  ci ricorda Flavio figlio-scrittore eppure le sue parole rivendicano tutto l’amore materno che lui piange nonostante sua madre sia ancora in vita.

Da leggere, perché… questo Infinito presente é come un completo ed amorevole manuale d’istruzione per ‘il figlio perfetto che tutti possiamo essere’.

L’ultima parte del libro si rivela una fonte preziosa di informazioni relative al mondo dell’ Alzheimer di cui fanno parte gli ammalati con le loro famiglie, i medici, i volontari o badanti, la associazioni non solo locali ma strutturate fino a livello europeo.
 

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Abilitychef 2020 #Chefdacasa

Domenica 5 Aprile avrebbe dovuto tenersi AbilityChef, la nostra gara di cucina per persone con disabilità presso il ristorante stellato Due colombe nello splendido @borgoanticosanvitale.

L’evento è rimandato in autunno, ma noi non molliamo facilmente e vi vogliamo coinvolgere in un contest casalingo!

In che consiste #ChefDaCasa?

Cucinate il vostro piatto forte e, una volta pronto, postate la foto corredata di ricetta sui social taggando

Da Facebook @argillaassociazionepromozionesociale @endemolshineitaly @masterchef_it 

Da Instagram @associazioneargilla @endemolshineitaly @masterchef_it

e aggiungendo gli hashtag  #abilitychef #associazioneargilla #chefdacasa #endemolshineitaly #masterchefit

Il piatto che otterrà più like sarà premiato con un post direttamente sulla nostra pagina Facebook il 6 aprile e due biglietti per assistere ad AbilityChef 2020!

Un modo per sentirsi vicini e divertirsi con la passione della cucina anche in questo momento di isolamento…

perché le vere passioni non si fermano!

Linea d’ascolto solitudine – emergenza coronavirus

Associazione Argilla, AIP (Associazione Italiana di Psicogeriatria) e Alzheimer Uniti Italia Onlus vista l’emergenza sociale associata a quella sanitaria causata dalla pandemia del Coronavirus (COVID-19), ha attivato una linea telefonica d’ascolto rivolta alle persone sole, con limitati contatti sociali che in questo momento di forzato isolamento si trovano a sperimentare ancora di più la condizione di solitudine.

Chi chiama il numero 351 5834933, attivo tutti i giorni dalle ore 15 alle 19, troverà una persona gentile e competente pronta ad accogliere le domande, i dubbi o anche solo scambiare parole di conforto.

AIUTACI

Dai questo numero alle persone che pensi potrebbero averne bisogno: scarica e diffondi il pdf della locandina.

Inoltre Argilla suggerisce a tutti

#chiamachièsolo

un invito a contattare quotidianamente, anche solo per sentire come va, quelle persone di cui conosciamo la fragilità e la solitudine. Mai come in questo momento di emergenza, le persone hanno bisogno di vicinanza e di parole rassicuranti.

Insieme ce la faremo!

Il servizio sarà attivo fino al 30 Aprile.

Faccio salti altissimi – Da leggere, perché…

FACCIO SALTI ALTISSIMI – La mia storia oltre le barriere, tra ruote bucate e amori fuori tempo

Iacopo Melio

2018, Ed Mondadori

A cura di Ilaria Giani

Iacopo Melio ci racconta la disabilità da una prospettiva decisamente ariosa.
Pervaso di grande freschezza e ironia questo libro è un mix di aneddoti biografici e acute riflessioni.

Da leggere, perché… ogni capitolo ci mette in contatto con la disabilità in un modo nuovo, libero dalla cornice del pietismo. Infatti, nonostante la malattia congenita e gli inevitabili limiti che essa impone, la vita di Iacopo è piena di iniziative, soddisfazioni e traguardi raggiunti.
Iacopo Melio con una grande facilità di scrittura ci parla dunque del suo percorso, dal primo vagito fino al più recente impegno per i suoi progetti (tra cui la Onlus da lui fondata #vorreiprendereiltreno) passando per i suoi ricorrenti ricoveri, le vacanze al mare, il suo rapporto con l’adorata sorella, l’amore, l’università e la collaborazione con il giornale on-line Fanpage. In ogni capitolo l’autore ha la capacità di raccontarsi e strapparci un sorriso, tra una considerazione autorinonica e qualche colpetto ben assestato al fianco dei tanti pregiudizi, con eleganza e intelligenza.Una lettura estremamente gradevole e formativa per tutte e tutti.

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Pesce d’aprile – Da leggere, perché…

PESCE D’APRILE – Lo scherzo del destino che ci ha reso più forti

Daniela Spada, Cesare Bocci

2019, Sperling & Kupfer

A cura di Ida T.

Un racconto a due voci i cui protagonisti sono il dramma della malattia e la forza nelle sue svariate forme:
quella dell’amore per se stessi e per gli altri;
quella fisica, necessaria a non darla vinta ad un evento che ti cambia letteralmente la vita.

Daniela e Cesare condividono con i lettori i due punti di vista della stessa storia.
Le pagine si lasciano leggere senza far leva sulla pietà anzi esprimono tutta la verità del  “VOLERE E’ POTERE”!!!!!
Interessante anche lo spaccato che l’attore e la sua compagna fanno sulla sanità italiana con cui hanno dovuto confrontarsi dopo il più
inaspettato PESCE D’APRILE della loro vita.

Intenso, motivante, arriva all’ ultima parola con tutta la sua carica di positività.

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