AbilityBook: «Tutto chiede salvezza»

Ecco le riflessioni del gruppo di lettura AbilityBook,
di venerdì 5 agosto

Il libro al centro dell’incontro di venerdì 5 agosto è stato “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli. Attraverso le parole dell’autore abbiamo riscoperto molte emozioni e sensazioni diverse.
È stata una guida preziosa per fare spazio a discussioni profonde che ci hanno permesso di scoprirci e di confrontarci su questioni centrali come la disabilità, l’abilismo e l’accessibilità.

La trama:

È l’estate del 1994 quando Daniele si risveglia in un letto d’ospedale. Scopre di aver avuto un violento e distruttivo scatto d’ira (durante il quale il padre ha avuto un malore) e per questo i medici hanno deciso di sottoporlo a sette giorni di trattamento sanitario obbligatorio.
Daniele racconta così la settimana trascorsa in un ospedale psichiatrico e tutti gli eventi vissuti con i suoi cinque compagni di stanza, “incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura”: Madonnina, Giorgio, Gianluca, Mario e Alessandro.
Con ognuno di loro ha un rapporto molto diverso, così come è diverso il rapporto con i due dottori e alcuni infermieri.
Non c’è una vera e propria trama, ma un arco di trasformazione del personaggio nel corso delle giornate. Così giorno dopo giorno una nuova sensazione viene a galla, riscoprendosi attraverso gli occhi e le storie dei suoi compagni. Per la prima volta si sente ascoltato, in loro ritrova qualcuno in cui riconoscersi e man mano che passano i giorni riscopre anche se stesso.

I temi affrontati:

La salute mentale e il TSO.

I problemi legati alla salute mentale vengono spesso ignorati e sottovalutati dalla politica e dalla società. Chi ha un problema legato alla sanità mentale è lasciato o lasciata ai margini, a volte aiutato, ma in un modo decisamente lontano dalle vere forme di integrazione.
Il Trattamento Sanitario Obbligatorio viene descritto da libri e film, ma spesso in un modo così romanzato che porta a porre delle distanze marcate. Così si arriva quasi a pensare ad un mondo inaccessibile e impossibile da comprendere al resto della società, un muro che separa un male e un bene, un giusto e un sbagliato.
Daniele racconta la sua storia, incasellato dal mondo esterno nella definizione di “malato di mente”, destinato ad uno spazio sociale e fisico stabilito dagli altri.

La prima cosa che ci insegna questo libro è che non esiste un unico rigido modo di essere e vivere un TSO. Abbiamo letto l’esperienza di diverse persone, raccontata dagli occhi di Daniele, ognuna con una vita e una storia diversa.

La distanza tra “noi” e “gli altri”, tra chi è dentro e chi è fuori.

A essere sbagliato è il punto di partenza della scienza, è la stima iniziale rispetto a cosa sia l’uomo, l’universo… è lì la loro miopia.
Tutto quello che l’uomo ha fatto di eccezionale in passato è stato anche grazie a quelle caratteristiche che oggi cataloghiamo come sintomi, patologie. Come la capacità di farsi ossessionare da una determinata cosa, un progetto, un’idea, un’opera d’arte. Dico solo che loro non vogliono curare, ma depurare, purgare. Invece dovrebbero saper dividere la follia buona, costruttiva, da quella cattiva e distruttiva. – Capitolo 3

Il protagonista ha due comportamenti: uno di fratellanza (con i compagni) e l’altro di distacco (con i dottori, uno dei quali sembra insensibile al suo male). Alla fine ciò che si rivela davvero significativo per lui è la relazione con i compagni.

C’è una suddivisione tra “noi” e “voi”.
Si tratta dello stigma sociale che vede le persone malate di mente come impossibilitate ad entrare in connessione con il resto della società. È un confine immaginario tra “io” e “l’altro” che porta inevitabilmente la persona malata di mente nel territorio della discriminazione. Così, impossibilitata ad entrare in relazione con “l’altro”, si ritrova isolata, priva di stimoli, incapace di seguire delle regole dettate dall’esterno.

Lati positivi e lati negativi del libro:

Critica: il racconto è un po’ romanzato, quasi edulcorato. Sembra che il protagonista abbia un rapporto molto positivo con tuttə, una visione che potrebbe apparire lontana dalla realtà.

Positivo: il libro dà un’immagine di un reparto di psichiatria diversa dal solito, più positiva e reale. Quando si raccontano i TSO è facile cadere nello stereotipo di un contesto pregno solo di rabbia e dolore. L’autore invece ha reso l’idea di una realtà più complessa: un luogo che può diventare teatro di situazioni estremamente ordinarie, come la nascita di amicizie, la preoccupazione per la famiglia che aspetta il ritorno di chi è in TSO, la nostalgia di casa e la maturazione attraverso il confronto con i compagni di stanza.

Il libro dà vita a dei personaggi che di fatto non hanno vita, per come è costruita la società.

Riesce a raccontare molte sfumature dei personaggi attraverso i dialoghi. Ci sono due persone con le quali non interagisce mai, ma grazie alla descrizione riusciamo a dare un volto anche a loro.

Riflessioni finali:

Alla fine dell’incontro sono emerse alcune domande.

Cos’è e cosa non è abilismo?
Quando qualcuno si prende la libertà di fare un commento inopportuno o di invadere uno spazio personale di una persona disabile.
Le microaggressioni quotidiane.
L’inaccessibilità dei posti pubblici.
E molto altro.
Ci sono diversi livelli di gravità, alcuni sicuramente più riconoscibili di altri, ma nessuna forma di abilismo è giustificabile.
È abilismo qualunque comportamento che hai con una persona disabile, ma che non avresti con una persona abile.

Ma abbiamo le basi per perseguire le microaggressioni?
Non ci piace pensare che per perseguire l’abilismo ci sia bisogno di inserire le persone in macrocategorie talvolta limitanti.
Non tutto è perseguibile penalmente, ma non basta la politica per risolvere i problemi.
Bisogna sviscerare il problema e parlarne, partendo dalle basi, dalla cultura, dalla consapevolezza sulle cose e dalla formazione.

Benaltrismo: perché le persone spostano l’attenzione dallo sbaglio che hanno fatto?
“Ma non esagerare, ci sono cose più gravi di un commento abilista”
E tante altre cose che siamo stanchə di sentire.
Il benaltrismo è quella tendenza retorica a spostare l’attenzione dallo sbaglio che hai fatto, sminuendone l’importanza e impedendo così un confronto costruttivo.
Quando parliamo di un problema, sottolineandone la gravità e cercando possibili soluzioni, spesso la risposta che riceviamo è “che al mondo esistono cose più gravi”. Queste frasi ci rinchiudono in un angolo dialettico dal quale è quasi impossibile uscire, una retorica fallace che mira a privare una questione della propria legittimità.
Dobbiamo scoprire tutto quello che c’è da sapere a riguardo e disintossicarci da questo meccanismo.

Non si dovrebbe mai smentire o sminuire l’abilismo, anche le cose che possono apparire “piccole”. Dobbiamo restare molto fermi e combattivi su tutti i punti, anche se ce ne sono alcuni più gravi di altri.
Non possiamo mai sapere come qualcosa fa sentire l’altrə e quali saranno le conseguenze. Ci sono persone che soffrono e muoiono a causa dell’abilismo, anche per ciò che apparentemente può sembrare “solo un commento”.
Anche gesti semplici e apparentemente “gentili” come le frasi di incoraggiamento e le “carezze di pietismo”, non possiamo mai sapere a quali conseguenze portano.

Fare una scala è rischioso, ma non dobbiamo mai scendere a compromessi. L’obiettivo è quello di riuscire ad entrare nelle discussioni quotidiane, creare un discorso.
Oggi siamo consapevoli che non basterà nessuna legge a portare il bene dell’umanità.
E finalmente possiamo dire che oggi si parla di queste cose. Questo ci toglie il peso di una vita.
Dobbiamo reagire e combattere per i nostri diritti.

“Tutto chiede salvezza” recita Daniele Mencarelli.
Ma noi oggi abbiamo capito che “tutto chiede diritti umani e civili, insieme ad un mondo libero dall’abilismo, dal benaltrismo e dalle microaggressioni quotidiane”.

Riassunto dell’incontro a cura di Grazia Di Sisto, co-fondatrice del “Progetto Tiresia”, per costruire attraverso l’arte e la cultura un mondo in grado di accogliere tutte le sfumature dell’essere umano.
Pagina Instagram: https://www.instagram.com/progettotiresia/

Per la lista completa dei libri e dei film commentati finora dai gruppi di discussione AbilityBook e AbilityMovie vai qui:
https://www.associazioneargilla.it/attivita/abilitybook-abilitymovie/
Per conoscere i titoli e le date dei prossimi incontri segui Associazione Argilla su Facebook e Instagram.

ABILITYCHEF 2022

LA 5^ EDIZIONE DELLA GARA DI CUCINA PER PERSONE CON DISABILITÀ
Ecco cosa è successo il 19 giugno!

Domenica 19 giugno 2022 si è tenuta la 5^ edizione di AbilityChef, la gara di cucina tra persone con disabilità ideata da Associazione Argilla e organizzata con il sostegno di MasterChef Italia e il contributo di Fondazione Cariplo.
La serata si è svolta presso la Rocca Sforzesca di Soncino!!!

LE 8 COPPIE CONCORRENTI

Umberto Saiani e Ulderica Della Noce da Soresina (CR)
Sara Bolzoni e Mattia Stellari da Castelleone (CR)
Ramon Fusar Poli e Nikol Moncino da Soncino (CR)
Danilo Strada e Alessandra Bani da Paderno Dugnano (MI)
Federico Vassalli e Luana Musa da Soncino (CR)
Fatima Medaghri Alaoui e Annamaria Mainardi da Bergamo
Giosuè di Giovine e Giulia Antoniazzi da Sospiro (CR)
Margherita Magli e Giulia Ferrari da Orzinuovi (BS)

LA GARA CON LE MYSTERY BOX

Presenti: 8 coppie in gara che hanno dovuto preparare un piatto in base alle indicazioni delle Mystery Box; 100 spettatori; 2 presentatori (il nostro presidente Christian Pozzi e la conduttrice televisiva di Cremona1 Cristina Coppola) e la giuria composta dallo chef stellato Stefano Cerveni e lo chef Roberto Bulgaro (con i quali ormai collaboriamo da 4 edizioni!), il sindaco di Soncino Gabriele Gallina e Marco Cherubini, pilota del WeFly Team (primo team al mondo formato da piloti disabili e non).

LA MUSICA E IL BUFFET

A gara conclusa, mentre la giuria decideva il verdetto, la Banda civica musicale di Soncino ci ha scortati alla Filanda. Qui la brigata del ristorante Due Colombe ha servito a concorrenti e spettatori un ricco buffet e si è tenuto un momento musicale a cura della violinista Sofia Manvati.

LE PREMIAZIONI

A fine serata ci sono stati gli interventi del presidente Christian Pozzi, di Veronica Ferrari (che dalla 2^ edizione ci supporta e non manca mai di venirci a trovare!) e dei giurati che hanno consegnato i premi e le menzioni:
Giosuè Di Giovine, menzione per l’originalità
Ramon Fusar Poli, menzione per il feeling di coppia
Margherita Magli, menzione per l’emozione
Umberto Saiani, menzione per la creatività
Danilo Strada, menzione per il gusto
Fatima Meghadri Alaoui, menzione per la tecnica

Sara Bolzoni, premio “Argillati!”
FEDERICO VASSALLI, vincitore di AbilityChef 2022

Questo evento è stato possibile grazie a molte persone che hanno contribuito in mille modi diversi, ma tutti essenziali. Quindi un grande…

…GRAZIE A:

Christian Pozzi, Elena Lucchi, Ilaria Giani e Riccardo Beluffi, volontari/e di AbilityChef, per le loro idee ed energie;
Stefano Cerveni, Roberto Bulgaro, Marco Cherubini, membri della giuria, per il loro tempo e la loro competenza;
Gabriele Gallina, sindaco di Soncino, per averci concesso gli spazi della ROCCA;
Fondazione Cariplo, MasterChef Italia e il Wealth Advisor Giuseppe Lanzanova per la fiducia e il contributo finanziario;
Cristina Coppola per la co-conduzione e il servizio nel suo programma “Gli altri siamo noi” su Cremona1;
Ristorante stellato “Due Colombe” per l’amicizia e lo strepitoso BUFFET;
Veronica Ferrari, commercial strategy director di Endemol Shine e Banijay, per l’AFFETTO e il TIFO sempre alto per noi;
Banda civica di Soncino e Sofia Manvati per la MUSICA dal vivo;
Davide Giorgetti e Zwilling Ballarini Italia S.R.L. per i fantastici PREMI;
Simone Bernardi Pirini per le belle GRAFICHE;
Paolo Cisi per le meravigliose FOTOGRAFIE;
BZK PROD. per lo straordinario VIDEO che trovate qui:

https://www.youtube.com/watch?v=2igSWLvfEYg

CI VEDIAMO AL PROSSIMO ABILITYCHEF!!!

Argilla al CremonaPride – 4 giugno

Il 4 giugno 2022 si terrà il primo Pride di Cremona! E… Argilla ha contribuito a renderlo accessibile.

Cosa c’entra il Pride con la disabilità?

La parata dell’orgoglio nasce come momento di rivendicazione dei diritti e della visibilità della comunità LGBT+; una comunità trasversale, di cui fanno parte anche persone disabili.
Inoltre, da alcuni anni partecipano sempre più persone che si sentono oppresse o non pienamente riconosciute e tutelate, e sempre più “alleati e alleate” che sostengono le istanze del Pride indipendentemente dal loro personale orientamento. Anche tra loro ci sono persone disabili, che devono avere il diritto di partecipare senza incontrare barriere.

Alcun* nostr* volontar* fanno parte del gruppo accessibilità, nato per garantire una parata a cui possano partecipare tutt*.

In che modo il Cremona Pride sarà accessibile?

Ecco i servizi che troverete durante la parata da piazza Stradivari:
– Carrozzine di scorta, grazie alla collaborazione con l’Associazione Donatori del Tempo Libero di Cremona;
– Piccole riparazioni alle carrozzine grazie alla collaborazione con La Gare des Gars;
– Segnalazione di un breve tratto di percorso alternativo a via Ugolani Dati, che presenta qualche criticità (ciottoli e pavimentazione troppo irregolare);
– Una mediatrice L.I.S. per tradurre simultaneamente gli interventi sul palco;
– Supporto a persone cieche o ipovedenti grazie alla collaborazione con Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Cremona.

Mentre per il concerto finale a Porta Mosa ci saranno:
– Spazio e sedie a disposizione vicino al palco;
– Biglietti gratuiti al Pride Party per accompagnatori e accompagnatrici.

Per avere maggiori informazioni non esitate a scrivere alla mail: accessibilita@cremonapride.it
Per guardare il percorso e scoprire altre cose sul primo CremonaPride visitate il sito https://cremonapride.it

AbilityChef 19 Giugno 2022

Assalto alla Rocca!!!

Dopo l’entusiasmante e agognata edizione del 2021, quest’anno AbilityChef avrà come splendida cornice la Rocca Sforzesca di Soncino (CR)!

AbilityChef è una gara di cucina tra coppie formate da persone con disabilità (motoria, cognitiva e/o sensoriale) e un loro accompagnatore o accompagnatrice.

In perfetto stile MasterChef i concorrenti si sfidano preparando il miglior piatto possibile utilizzando ingredienti a sorpresa nascosti sotto delle Mystery Box.

Come nel celebre showcooking ideato da Endemol Shine Italia, anche ad AbilityChef i vincitori vengono decretati da 4 giudici chiamati a valutare i piatti.

Le serata si conclude con un momento conviviale a cura dello Chef Stefano Cerveni che Domenica 19 Giugno 2022 dalle ore 18:00 darà sfogo alla sua maestria stellata in trasferta presso la splendida Rocca di Soncino, con il supporto di tutta la sua brigata

Lo Chef stellato Stefano Cerveni.

AbilityChef, arrivato alla sua V edizione, ha tra i suoi obiettivi l’inclusione sociale in contesti di vita quotidiana delle persone con disabilità che raccogliendo la sfida e cimentandosi nella gara (insieme a famiglie e caregiver) possono esprimere al massimo le proprie competenze.

Il progetto è stato realizzato con Fondazione Cariplo impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’ arte e cultura, dell’ ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica.

La realizzazione è opera dei nostri volontari che coordinano il tutto in collaborazione con il comune di Soncino.

Attraverso un evento di alto impatto estetico ed emotivo lo scopo è lasciare a ciascuno il ricordo di un’esperienza indimenticabile che permane nel tempo e che svolge un effetto domino su altre persone.

Vuoi partecipare come concorrente? Manda subito la tua candidatura! (scadenza 22 Maggio 2022)

Vuoi partecipare come spettatore? Scrivi ad Argilla associazioneargilla@gmail.com

Partecipazione all’evento secondo le misure di contenimento COVID vigenti.

Come pagine di un libro

Incontri di narrazione collettiva nella RSA “Fondazione Ospedale della Carità” di Casalbuttano (CR)

Dopo «Musica Maestro!» partito a marzo, il 13 aprile 2022 ha preso vita un’ulteriore collaborazione tra Associazione Argilla e Fondazione Ospedale della Carità di Casalbuttano.
Si tratta del progetto di narrazione collettiva «Come pagine di un libro». Durante gli incontri, attraverso i libri illustrati scelti dall’educatrice Marta Lucchi, vengono evocati e affrontati con i/le ospiti della RSA alcuni temi universali come la vita, l’amore, la sofferenza, il distacco e la felicità.

Musica Mestro!

Lezioni di musica nella RSA “Fondazione Ospedale della Carità” di Casalbuttano (CR)

A partire da marzo 2022 prende vita una nuova collaborazione tra Associazione Argilla e Fondazione Ospedale della Carità di Casalbuttano.
Gli ospiti della RSA potranno partecipare al progetto Musica Maestro!, una rassegna di guide all’ascolto a cura di due musicologi formatisi a Cremona che collaborano con Argilla, Alessia Ledda e Lorenzo Novelli, i quali proporranno dei brevi percorsi alla scoperta o riscoperta di alcuni capolavori della musica sinfonica e operistica. Gli incontri saranno indirizzati a piccoli gruppi di anziani e anziane alla volta e si svolgeranno all’interno della RSA durante la primavera.

«Ho fortemente voluto questo progetto – afferma il direttore della Fondazione Emilio Tanzi – per offrire momenti ricreativo-culturali che arricchiscano la routine all’interno della casa di riposo e per consentire ai nostri ospiti di scoprire nuovi interessi o rinnovare passioni del passato». L’intento, dopo due anni di pandemia e i lunghi periodi di isolamento forzato, è di rimettere in contatto gli ospiti della RSA col mondo esterno e coinvolgerli in un’attività gratificante, poiché, conclude il presidente di Argilla Christian Pozzi, «la musica è veicolo di emozioni, stimola dal punto di vista cognitivo e sensoriale ed è strumento per promuovere l’aggregazione e la relazione tra le persone».

ASPETTANDO AbilityChef 2022 ~ Corso di cucina accessibile

Ricomincia il corso di cucina per persone con disabilità di Argilla patrocinato da Masterchef!

6 lezioni tenute dallo chef Roberto Bulgaro presso la cucina adattata della Cooperativa InChiostro di Soncino, tra marzo e maggio dalle 17:00 alle 22:00.

Ultimissimi giorni per iscriversi!

Partecipazione gratuita, con tessera Argilla (€ 25) e Green Pass rafforzato.

Per info e iscrizioni scrivici ad associazioneargilla@gmail.com

mio fratello rincorre i dinosauri – da leggere perché…

MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI – Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più

di Giacomo Mazzariol

2016, Einaudi

Un ragazzo racconta la sua vita con il fratello con sindrome di down.

Da leggere perché i concetti chiave arrivano al lettore con una facilità disarmante. Nei vari capitoli ci si affeziona alla storia ed ai suoi personaggi. Lo stile dell’autore, dinamico e ironico, facilita la visone delle situazioni della vita reale sotto una luce differente, ci mostra una storia vera che allo stesso tempo non nasconde paura e disagio.

Durante la lettura si affronta un’evoluzione della disabilità, tale da trasformarla in una possibilità di vita, e una volta che acquisiamo consapevolezza impariamo a viverla in maniera naturale e istintiva.


Recensione di Riccardo Beluffi

Vai alla pagina Da leggere, perché…

Abilitychef 2021

Ecco cosa è successo!

La Mystery Box e i premi! (ph. Francesco Premoli)

Domenica 14 novembre si è tenuta la 4^ edizione di AbilityChef, la gara di cucina tra persone con disabilità ideata da Associazione Argilla e organizzata con il sostegno di MasterChef Italia ed Endemol Shine Italia, e il contributo di Fondazione Cariplo. La serata si è svolta presso il ristorante stellato Due Colombe, nel Borgo Antico San Vitale, presso Corte Franca (BS). Dopo l’ingresso dei 90 spettatori, alle 18:30 i concorrenti si sono disposti nella navata della chiesa sconsacrata del Borgo, adiacente al ristorante, e hanno preso il via le danze: 8 coppie in gara, 4 Mystery Box e l’introduzione dello Chef Stefano Cerveni che ha spiegato la filosofia dietro alle richieste: nessuna cottura né lavorazione, solo pochi ingredienti da assemblare per creare un piatto in cui trovare “equilibrio sia nei sapori, sia nell’estetica”. Lo Chef stellato ha poi incoraggiato i partecipanti a mettere nel loro piatto testa e cuore, perché “l’unico errore è non impegnarsi, tutto il resto è da considerarsi un’incidente di percorso che spingerà a migliorarsi”.

Le 8 coppie si sono così messe all’opera. A presentare e animare la serata Christian Pozzi (presidente di Associazione Argilla), Alessandro Lanzoni e la frizzante Linda Feraboli, che hanno dispensato domande, osservazioni e battute per smorzare la tensione tra i tavoli. Dopo una quarantina di minuti tutti i piatti erano pronti e, incredibilmente, anche quelli delle coppie con la stessa Mystery Box erano molto diversi nell’estetica e nei sapori, a dimostrazione che le vie della creatività in cucina sono infinite! A questo punto è toccato ai giudici (gli Chef Cerveni e Bulgaro, la prof.ssa Garavaglia e la vincitrice di “AbilityChef da casa 2020”, Benedetta Pallotta) entrare in campo e valutare ogni aspetto della preparazione: tecnica, gusto, estetica, feeling di coppia, ecc.

Dopo l’assaggio i giurati sono stati lasciati soli a prendere le loro decisioni, mentre concorrenti e spettatori sono stati invitati a raggiungere la distilleria, messa a disposizione da Stock SRL, per stuzzicare l’appetito con un bicchiere di Franciacorta e un light aperitivo che ha preceduto il ricco buffet di salumi, risotti, crostini, tartare e il piatto firmato Cerveni “La patata viola, il gambero rosso e il Franciacorta” servito dal Due Colombe. Ad accompagnare il momento conviviale la voce e la chitarra di Elisabetta e Francesco Romano. Altre due sorprese hanno ulteriormente arricchito la serata di emozioni e bellezza: la proiezione di un messaggio di Francesco Aquila, vincitore del 10° MasterChef Italia, appositamente registrato e inviato per salutare i concorrenti di AbilityChef a cui è seguito un momento musicale reso possibile da Tamagni Pianoforti che ha fornito il pianoforte a coda su cui la consigliera di Argilla Ilaria Giani ha suonato una Sonata di Mozart. Queste ultime note hanno traghettato la serata verso l’atteso apice: le premiazioni. La menzione per la “Miglior Tecnica” è andata ad Annalisa Pagliari e Chiara Pedroni; “Miglior Gusto” al giovanissimo Davide Piazzi accompagnato dalla madre Loredana Merlo, “Miglior Estetica” a Piergiuliano Danelli aiutato da Carlo Viganò, “Miglior Piatto” a Stefania Prandini affiancata dall’educatrice Stefania Gilberti, “Miglior Feeling di coppia” a Deborah Balzarini e Anna Agosti. Il “Premio Creatività” è andato invece a Daniele Crescini e Daniela Mor, il “Premio Argillati!” a Michael Calì e Monia Zanetti. Infine è stata proclamata la coppia vincitrice del riconoscimento più ambito, il “Premio AbilityChef 2021” che è stato conferito a Valentino Chima Osuji e Serena Gagliardi!

La serata si è conclusa alle 22:30 con gli interventi finali, tra cui quello di Francesca Mottola (Endemol Shine Italy e Banijay), e con il lancio del prossimo AbilityChef che si terrà presso la Rocca Sforzesca di Soncino il 19 giugno 2022!


Qui potrete vedere il video riassunto della serata:
https://www.youtube.com/watch?v=c95PcRm0eNI

Neve, cane, piede – Da leggere, perché…

Adelmo è un anziano burbero e smemorato che vive in solitudine tra le Alpi. Unico compagno di vita un cane, e proprio attraverso gli occhi dell’animale assistiamo al graduale decadimento cognitivo dello scontroso padrone. Un breve romanzo tra il reale e il surreale che volge uno sguardo a tratti crudo e grottesco sulla realtà della demenza e della solitudine.
Da leggere perché… la scelta di raccontarci l’avvento della demenza dal punto di vista di un cane rende questo racconto originale e a tratti comico. Ma il comico qui non sfocia mai nel ridicolo, perché dalla narrazione assurda ma schietta scaturisce una grande umanità (anche dal cane, sì!) e alla fine non si potrà fare a meno di entrare in empatia sia con il canino e pacato osservatore, sia con l’umano e selvatico anziano, finendo per voler bene ad entrambi!
Questo breve romanzo ha vinto il Premio Procida 2016

Recensione di Ilaria Giani

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